La nuova piattaforma digitale, alimentata dall’Istat, va a sostituire la versione cartacea non più attiva dal 2016

È attivo il “Nuovo Annuario Statistico Regionale Online” (ASR) che scatta una fotografia fedele della Sicilia, grazie ai dati forniti dall’Istat e da fonti Sistan (Sistema Statistico Nazionale).

La piattaforma digitale è aggiornata costantemente, in tempo reale e automaticamente, estendibile e integrabile con nuove informazioni, previa verifica della qualità e dell’attendibilità.

Per realizzare il servizio, il Servizio Statistica della Regione, parte dell’Assessorato Regionale all’Economia, ha configurato, di concerto con la sede territoriale dell’Istat per la Sicilia, una sezione del portale “Hub della statistica pubblica”, proprio al fine di rendere un progetto specificamente territoriale l’informazione che la Statistica pubblica rende in ogni momento disponibile.

L’Annuario, il cui indice è composto da 112 tavole, è consultabile accedendo alla seguente pagina web: http://sistanhub.istat.it/asrsicilia. Già presenti e organizzati, dunque, tutti i dati significativi sul quadro socioeconomico siciliano: dalla situazione delle imprese a sanità e salute, dalla giustizia all’istruzione, dalla Pubblica Amministrazione al lavoro, la fotografia statistica più recente è stata dettagliatamente scattata e organizzata in sistema.

“Il Nuovo Annuario Statistico Regionale Online (Asr)”, ha dichiarato il Vicepresidente ed Assessore per l’Economia della Regione siciliana, Gaetano Armao, “rappresenta un utile strumento di analisi e riflessione non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per l’intero tessuto sociale e produttivo siciliano. L’analisi statistica della presente edizione, disponibile online con aggiornamenti in tempo reale, è basata sui nuovi e più concreti metodi di rilevazione, con particolare attenzione alle nuove generazioni e alle loro legittime aspettative di efficienza e trasparenza della Pubblica Amministrazione, ma soprattutto alle dinamiche, sempre più gravi, del divario economico-sociale che divide il Paese e che penalizza la Sicilia”.