Nella Regione Sicilia decolla un’iniziativa per far fronte ai disagi psicologici provocati dalla pandemia

Le organizzazioni governative e della salute, ormai da mesi, ci informano costantemente sulle misure preventive da attuare contro l’avanzamento del COVID-19. È importante soffermarsi anche sulle conseguenze psicologiche che questo periodo di pandemia, con relativo distanziamento sociale, può avere avuto o avere sulle persone. Fattori quali l’isolamento, la reclusione in casa e il peso dell’incertezza generale possono colpire l’equilibrio mentale di molti individui.

In questo contesto, in Sicilia è nata un’iniziativa che vede scendere in campo 300 psicologi, nella battaglia contro il COVID-19, che presteranno servizio nelle strutture ospedaliere di tutta la Regione. I professionisti saranno destinati nei vari distretti per offrire supporto, telefonico e in persona, ai pazienti in regime di ricovero e al personale sanitario coinvolto nell’emergenza.

L’iniziativa, finanziata con i fondi destinati alle criticità COVID-19, è stata accolta con favore dalla Regione Sicilia e dall’Assessorato alla Salute, che ha stanziato le somme necessarie.

In alcune province, si sono già verificati i primi incontri tra pazienti e psicologi: a Catania è stato previsto l’inserimento di circa 90 professionisti, 23 a Ragusa, 48 a Enna, 31 a Caltanissetta e oltre 60 a Messina.

Sono in fase di definizione gli ultimi dettagli che consentiranno l’attivazione del servizio anche a Palermo e nelle altre province, secondo modalità che verranno stabilite dalle singole aziende sanitarie su base territoriale. In questa critica contingenza nazionale, sono migliaia le persone affette da depressione o disturbi d’ansia.

L’iniziativa decollata nella Regione Sicilia è un importante contributo, per offrire aiuto e strategie di sostegno a chi ne ha bisogno, anche da un punto di vista psicologico.

L’intervento di specialisti di settore, assistenti sanitari e di professionisti al servizio della salute delle persone, con il riguardo per chi vive in condizione di fragilità anche emotiva, sono elementi chiave per far fronte alla paura del contagio e alle problematiche connesse con l’ospedalizzazione, in questo periodo di pandemia.