Nell’80% dei casi, le cure non sono idonee. Diagnosi precoce e appropriatezza terapeutica per prevenire l’osteoporosi e ridurre la probabilità di fratture e cadute

In Italia, si annoverano mediamente 4,5 milioni di casi di persone affette da osteoporosi, di cui 2 su 3 sono donne e si stimano cure inadeguate in 80% dei casi.

L’osteoporosi è definita come un disordine delle ossa scheletriche caratterizzato dalla compromissione della robustezza dell’osso, la quale comporta un aumento del rischio di frattura. Questo è l’aspetto più importante, soprattutto per l’alto numero dei casi che si registrano in età adulta.

Chi soffre di questa malattia ha uno scheletro più fragile e suscettibile a fratture, che possono avvenire anche spontaneamente, in assenza di un vero e proprio trauma. Ottimizzare la salute dell’osso è un processo che dovrebbe durare tutta la vita e agire sui fattori che la influenzano, a tutte le età, è essenziale per prevenire l’osteoporosi e le possibili problematiche conseguenti. Forti ritardi nella diagnosi e cure inadeguate comportano più rischi per la salute dei soggetti affetti da tale malattia. Inoltre, un paziente su 2 abbandona la terapia entro un anno dalla diagnosi.

L’edizione 2020 di OsteoDay, focalizzata sul tema osteoporosi, ha visto coinvolti i diversi specialisti del settore: ortopedici, reumatologi, geriatri, fisiatri, internisti, per favorire condivisione di esperienze di pratica clinica.  Tale confronto ha ricordato l’importanza di un’attenta valutazione dei fattori a rischio, della diagnosi precoce e di appropriatezza terapeutica, per ridurre la probabilità di fratture o cadute, conseguenza di tale malattia.

Grazie alla migliore comprensione delle cause, alla facilità di accesso alla diagnosi e alla possibilità di trattamento precoce, la prevenzione dell’osteoporosi permette di migliorare la qualità della vita delle singole persone e comporta anche la riduzione drastica di costi sanitari.

I passi principali per ottenere questo risultato, perseguibili a tutte le età, sono il mantenimento di un corretto stile di vita, una dieta sana ed equilibrata ricca di calcio e vitamina D, attività fisica idonea al peso corporeo e, all’occorrenza, esami medici per definire la densità minerale ossea.

Insieme alla prevenzione, fondamentali sono anche l’appropriatezza terapeutica, l’aderenza alle terapie, soprattutto un’assistenza medica garantita e tempestiva, per ridurre il numero di persone affette da tale patologia e per perseguire trattamenti efficaci con risultati importanti.