Il Centro Regionale inaugura un nuovo modello organizzativo

È di pochi giorni fa la firma, da parte dell’Assessore alla Salute della Regione Sicilia Ruggero Razza, del decreto sul nuovo modello organizzativo per il Centro Regionale Trapianti, con sede presso l’Arnas Civico di Palermo.

Il decreto prevede da un lato il potenziamento dellarea di coordinamento per i trapianti con il compito di assicurare la governance del sistema regionale, dall’altro unarea di coordinamento operativo del processo di donazione e trapianto di organi e tessuti. Se all’area di coordinamento e governance saranno affidati la programmazione regionale delle attività di donazione e trapianto, i rapporti con le Istituzioni, la formazione e la comunicazione, l’area di coordinamento operativo, invece, svolgerà le funzioni di raccolta delle segnalazioni dei potenziali donatori dagli ospedali della rete regionale, gestirà le liste di attesa e coordinerà il trasporto di organi, le équipe di prelievo e trapianto e le situazioni dei pazienti stessi in attesa di trapianto.

Questi i movimenti principali della riorganizzazione del CRT. “È un modello”, dichiara Razza, “che vede la Regione Sicilia allinearsi a quanto hanno già fatto altre Regioni italiane, con l’obiettivo di far crescere il numero dei donatori fino a raggiungere la media nazionale. Il Centro Regionale dovrà riorganizzare in maniera ancora più capillare le attività in ogni singola unità e in ogni singolo reparto di rianimazione, far diminuire il numero delle resistenze alla donazione e coinvolgere sempre di più i cittadini siciliani in questa importante battaglia di civiltà”.

“A gennaio”, aggiunge l’Assessore, “abbiamo constatato che finalmente in Sicilia sono aumentati i donatori, e soprattutto sono diminuite in misura rilevante le opposizioni alla donazione. Certamente è solo un primo segnale, e per questo ci aspettiamo che il 2020 possa farci ritrovare i numeri delle donazioni che portarono la Sicilia ai primi posti i Italia nel 1994. Questa è la linea guida che dobbiamo seguire”.