Vigile attesa
Giuseppe Milanese, presidente di OSA e di Confcooperative Sanità, ha fatto il punto sulla riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti sulle pagine del mensile Panorama della Sanità
I poeti certamente proliferano, i santi sembrano rarefarsi, i navigatori si moltiplicano però sul web: intanto l’Italia è incline a caratterizzarsi come un Paese di commissari tecnici. E proprio per la sindrome del «cittì», la generale inclinazione è querula, lamentandosi ora che la squadra non sia stata messa bene in campo, ora che il risultato avrebbe potuto essere diverso. Anche quando si è vinto.
Potrebbe proprio trattarsi del caso della riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti, realizzata con la definitiva approvazione alla Camera della Legge “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”: sulla carta una rivoluzione, poiché ribalta – sovverte – lo status quo ante. Il risultato convince da diversi punti di vista e per ragioni anche molto differenti, eppure soffia nel dibattito tra addetti ai lavori una lamentela latente, una insoddisfazione che, ad oggi, appare ingiustificata e che troverebbe giustificazione soltanto se non fosse realizzata. L’invito è dunque ad una vigile attesa.