Nell’ultimo rapporto dell’ente di statistica europeo sull’aspettativa di vita in UE un capitolo è dedicato alla salute

Per la salute i cittadini europei si aspettano servizi sanitari efficienti, una salute pubblica tempestiva e un’informazione affidabile. È quanto si legge nell’ultimo rapporto Eurostat, sulle condizioni di salute dei Paesi dell’UE. L’aspettativa di vita in Europa è tra le più alte del mondo e l’Italia, insieme alla Spagna, è una delle nazioni più longeve.

In generale l’aspettativa di vita in tutta l’Unione Europea continua ad aumentare, ma questo porterà a un livello più elevato di domanda per servizi sanitari legata soprattutto all’invecchiamento della popolazione, alla riduzione del numero di persone in età lavorativa che potrebbe generare carenze nel personale di alcune professioni legate alla salute, soprattutto in regioni geografiche specifiche. La maggiore aspettativa di vita alla nascita secondo l’ente di statistiche europeo può essere attribuita a una serie di fattori, inclusi progressi significativi in cure mediche e cure, cambiamenti negli stili di vita e condizioni ambientali, cambiamenti nelle condizioni di lavoro.

Per quanto riguarda lo stato di salute e l’assistenza sanitaria, per più di due terzi dei cittadini UE la salute è buona o molto buona.  Questa quota era maggiore tra gli adulti che vivono in città (70,3%) di quanto non fosse per la popolazione rurale (65,6%).

E in questo caso vale anche l’età delle persone: quelle che tendono ad avere una salute migliore vivono nelle aree urbane, mentre le persone anziane (che tendono ad avere una salute peggiore) hanno maggiori probabilità di vivere nelle zone rurali. Per la soddisfazione per l’assistenza sanitaria, 1 adulto su 50 che vive nelle zone rurali dell’UE aveva un bisogno insoddisfatto di visite mediche. Nel 2018, la percentuale della popolazione adulta dell’UE-27 con esigenze insoddisfatte di visita medica era dell’1,8 per cento.