Alessio Filippone (Fondazione Gemelli) interviene in un seminario promosso da IBM e Europa Donna Italia con 10 utili consigli

 

Il cibo può aiutare nella lotta contro i tumori perché molto si può fare, in termini di prevenzione, lavorando quotidianamente sui fattori di rischio modificabili che riguardano soprattutto corretta alimentazione e stili di vita attivi.

È questo il messaggio più importante emerso dall’incontro che la Fondazione IBM con il contributo di Europa Donna Italia ha voluto offrire ai dipendenti, uomini e donne, nel corso di un evento di welfare aziendale che si è tenuto online il 16 novembre scorso.

Sono 377mila le nuove diagnosi di tumore nel 2020 secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità; 6mila in più rispetto allo scorso anno. Tra i tumori più diffusi c’è quello del carcinoma della mammella che corrisponde al 14,6% di tutte le nuove diagnosi di tumore (ne è colpita oggi 1 donna su 8) e che ha la prognosi migliore grazie a diagnosi precoci e cure di ultima generazione che permettono di guarire fino al 95% dei casi.

All’appuntamento ha partecipato anche Alessio Filippone, Ph. D. del Centro integrato di Senologia del ‘Dipartimento Scienze per la Salute della Donna e del Bambino’ Fondazione Policlinico Gemelli che ha fornito ai partecipanti alcuni buoni consigli cui attenersi per approntare una dieta sana in grado di prevenire alcune malattie come i tumori.

“L’alimentazione svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione oncologica. È un comportamento – spiega l’esperto – che esercita una grande influenza. Più di un terzo dei tumori al seno si può prevenire attraverso una corretta alimentazione. Le regole da seguire non sono difficili, basta ricordare le 10 raccomandazioni mondiali per la prevenzione del tumore.

La prima è mantenersi snelli per tutta la vita, l’indice di massa corporea è fondamentale e non va considerato solo il peso. Nei casi di sovrappeso e obesità bisogna combattere il problema. Per questo è da evitare una vita sedentaria e aumentare il dispendio energetico. Sono raccomandati 30 minuti di attività fisica al giorno. Ci si può aiutare scaricando un’app contapassi. Il tetto dei 10mila passi al giorno ci aiuta a capire se si ha una vita sedentaria oppure no, non si deve andare al di sotto.

Si devono eliminare i cibi ad alta intensità calorica e le bibite zuccherate – prosegue Filippone – perché gli zuccheri aumentano l’insulina a basso indice glicemico. Importante consumare frutta, verdura, cereali e legumi all’interno della dieta quotidiana.

Limitare il consumo di carni rosse e conservate al di sotto dei 400 g a settimana, cioè due porzioni di carne a settimana, come consigliato dalla dieta mediterranea.

Le fonti di proteine vanno variate e sono costituite da carni bianche, uova, pesce e formaggio nelle giuste porzioni e vanno ruotate all’interno del menu settimanale. Limitare il consumo di sale e non oltre i 5 g al giorno ed infine condire solo con olia extravergine di oliva.

Queste indicazioni aiutano non solo nella prevenzione ma anche per evitare il rischio di recidive nel tumore. La dieta mediterranea, di cui quest’anno si festeggia il decennale, è fondamentale nell’incidenza della prevenzione del tumore del seno”, conclude Filippone.