La versione definitiva e gli aggiornamenti necessari sono attesi per il 15 maggio
Sarà scaricabile da una piattaforma istituita dal Ministero della Salute e gestita esclusivamente da enti pubblici attraverso infrastrutture localizzate in Italia l’applicazione di tracciamento dei contatti per apparecchiature di telefonia mobile, denominata “Immuni”, che permette di segnalare la vicinanza con chi è stato contagiato dal virus.
Il decreto legge emanato dal Consiglio dei Ministri stabilisce che l’utilizzo dell’app da parte dei cittadini non è obbligatorio e che tutte le informazioni raccolte verranno cancellate entro il 31 dicembre 2020. Nel documento si legge, tra l’altro, che “i dati personali raccolti dall’applicazione saranno esclusivamente quelli necessari ad avvisare gli utenti dell’applicazione di rientrare tra i contatti stretti di altri utenti accertati positivi al Covid- 19″.
La versione definitiva e gli aggiornamenti necessari– già in sviluppo presso i colossi californiani Apple e Google- sono attesi per il 15 maggio, data che dovrebbe coincidere con l’inizio delle sperimentazioni dell’app in due o tre regioni. L’obiettivo è di essere pronti a livello nazionale già per il 18 maggio. Il dispositivo per essere efficace e contribuire al contenimento del Covid-19 nella fase 2 dovrà essere adottato da almeno il 30-35% della nostra popolazione.
COME FUNZIONA
Da un punto di vista tecnico l’app non utilizza la geolocalizzazione ma traccia solo i contatti stretti attraverso il sistema Bluetooth per cui tutti i dati restano esclusivamente sui dispositivi degli utenti per abbassare il rischio di reidentificazione.
Ogni dispositivo che scaricherà l’app genera un codice identificativo temporaneo e anonimo che viene scambiato con i dispositivi vicini in modalità Bluetooth. A intervalli di tempo i cellulari scaricano da un server i codici dei cellulari di chi è risultato positivo. Se l’app ritrova questo codice all’interno della propria memoria fa apparire un messaggio a cura dell’autorità sanitaria.
L’applicazione segnala attraverso una notifica se si è stati vicino ad una persona infetta entro 2 metri e per più di 15 minuti (contatti stretti) o meno di 15 minuti (contatti casuali).