Secondo l’ultimo Censimento Permanente dell’istituto di ricerca, al 31 dicembre 2018, il settore conta su 359.574 realtà che impiegano oltre 800mila persone
Il settore non profit si conferma in crescita. A riferirlo è l’Istat che ha presentato i nuovi dati del Censimento Permanente sulle istituzioni non profit, riferiti all’anno 2018.
Secondo l’istituto di ricerca, al 31 dicembre 2018, “le istituzioni non profit attive in Italia sono 359.574 e, complessivamente, impiegano 853.476 dipendenti”, si legge nella nota diffusa dall’Istat. “Il numero di aumenta con tassi di crescita medi annui sostanzialmente costanti nel tempo (intorno al 2%) mentre l’incremento dei dipendenti, pari al 3,9% tra il 2016 e il 2017, si attesta all’1,0% nel biennio 2017-2018. Rispetto al complesso delle imprese dell’industria e dei servizi, l’incidenza delle istituzioni non profit continua ad aumentare, passando dal 5,8% del 2001 all’8,2% del 2018, diversamente dal peso dei dipendenti che rimane pressoché stabile (6,9%)”.
Nel 2018, il non profit è cresciuto a ritmo più sostenuto nelle Isole e al Sud con quote rispettivamente del +4,5% e +4,1%. “Tali incrementi non modificano significativamente la distribuzione territoriale che permane piuttosto concentrata, con oltre il 50% delle istituzioni attive nelle regioni del Nord (27,1% nell’Italia meridionale e insulare). La diffusione del settore non profit è comunque in aumento nel Mezzogiorno: rispetto al 2017, il numero di istituzioni ogni 10 mila abitanti passa da 48,3 a 50,7 nelle Isole e da 43,7 a 45,7 al Sud”, prosegue ancora il report.
La distribuzione delle istituzioni non profit per attività economica rimane pressoché invariata, con il settore della cultura, sport e ricreazione che raccoglie quasi due terzi delle unità(64,4%), seguito da quelli dell’assistenza sociale e protezione civile (9,3%), delle relazioni sindacali e rappresentanza interessi (6,5%), della religione (4,7%), dell’istruzione e ricerca (3,9%) e della sanità (3,5%). Rispetto al 2017 le istituzioni non profit che presentano un incremento più elevato sono quelle attive nei settori della tutela dei diritti e attività politica (+9,9%), dell’assistenza sociale e protezione civile (+4,1%), della filantropia e promozione del volontariato (+3,9%) e delle relazioni sindacali e rappresentanza interessi (+3,7%).
L’associazione è la forma giuridica che raccoglie la quota maggiore di istituzioni (85,0%), seguono quelle con altra forma giuridica (8,4%), le cooperative sociali (4,4%) e le fondazioni (2,2%). I dipendenti aumentano in misura maggiore nelle cooperative sociali (+2,4%) e nelle fondazioni (+1,9%) mentre, al contrario, diminuiscono tra le associazioni (-3,0%).